Nella seduta di martedì 21 ottobre (per chi volesse vederla https://ravenna.consiglicloud.it/) il Consiglio comunale ha approvato la delibera “Assenso alla variante urbanistica connessa al procedimento unico ai sensi dell’articolo 53 della legge regionale 24/2017 per l’approvazione del progetto di ristrutturazione e ampliamento di attività commerciale esistente di proprietà della società commercianti indipendenti associati società cooperativa, sita a Ravenna, Sant’Alberto, in via Guerrini 152-156, in variante agli strumenti urbanistici vigenti e conseguente variante alla classificazione acustica comunale”.
La delibera ha registrato 18 voti favorevoli (PD, PRI, AVS, M5S, Ama Ravenna) e 7 astenuti (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista per Ravenna, Lista per Ravenna-Lega-Popolo della Famiglia, Viva Ravenna).
In corso di seduta è stato presentato l’ordine del giorno “No al raddoppio del supermercato Conad a Sant’Alberto cementificando 3.657 metri quadri di terreno agricolo in “zona di particolare interesse paesaggistico ambientale” (scaricabile al link in apertura), presentato da Alvaro Ancisi, capogruppo Lista per Ravenna e respinto con 18 voti contrari (PD, PRI, AVS, M5S, Ama Ravenna) e 7 voti favorevoli (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista per Ravenna, Lista per Ravenna-Lega-Popolo della Famiglia, Viva Ravenna).
L’assessore all’Urbanistica Massimo Cameliani ha illustrato il progetto che prevede la demolizione dell’edificio in cui viene esercitata l’attuale attività di medio-piccola struttura di vendita e il trasferimento con ampliamento della suddetta medio-piccola struttura, con superficie finale di vendita pari a 908 metri quadrati. Ha precisato che la superficie di vendita attualmente autorizzata con il permesso di costruire tuttora in corso di validità, risulta pari a 840 metri quadrati, per cui l’effettivo ampliamento della superficie di vendita è pari a soli 68 metri quadrati. Peraltro l’ampliamento autorizzato con il procedimento unico ai sensi dell’articolo 53 della legge regionale 24/2017 non determina “consumo di suolo” così come definito dalla legge stessa.
Il progetto prevede la realizzazione di nuove attività quali un altro negozio di parrucchiera e un esercizio di somministrazione pubblica di alimenti e bevande nonchè la ristrutturazione delle attuali aree di parcheggio e la realizzazione di nuovi parcheggi con la sistemazione delle aree adibite a verde pertinenziale e a laminazione, in sintonia con il carattere di rilievo paesaggistico e ambientale dell’area interessata. Al termine della realizzazione dell’intervento la superficie complessiva insediata nell’area di proprietà sarà pari a 2.321,89 metri quadrati, comunque inferiore a quella massima ammissibile generata dalla variante urbanistica. Nell’area saranno presenti due edifici distinti. Il primo consisterà nella nuova medio-piccola struttura di vendita. Il secondo, attestato su via Guerrini, ospiterà le attività di tabaccheria, merceria, parrucchiere, l’esercizio di struttura veterinaria e l’esercizio di somministrazione pubblica di alimenti e bevande. E’ altresì prevista la realizzazione di un fronte principale di ingresso da via Guerrini, caratterizzato dalla presenza del nuovo parcheggio da 70 posti auto a servizio della medio-piccola struttura di vendita, ai quali si aggiungono ulteriori 15 posti auto a servizio delle restanti attività. E’ da evidenziare che gli stalli per la sosta delle auto saranno realizzati in materiale permeabile per favorire il passaggio dell’aria e la drenabilità a vantaggio delle alberature di nuovo impianto. L’assessore Cameliani ha infine rimarcato l’importanza della attività nel suo complesso a servizio non solo dei cittadini di Sant’Alberto ma anche di quelli delle vicine frazioni di Mandriole, San Romualdo e Sant’Antonio.
Sono intervenuti Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Nicola Grandi (Fratelli d’Italia), Guido Fabbri (PD), Idio Baldrati (PD), Igor Gallonetto (M5S).
Il gruppo Lista per Ravenna ha evidenziato quelle che a suo avviso sono le contraddizioni dell’amministrazione che, tra l’altro, non recepisce le determinazioni della legge regionale 24, la quale fin dal 2017 impone il consumo zero di suolo.
Il gruppo Fratelli d’Italia ha dichiarato l’astensione per senso di responsabilità ma ritiene che la scelta politica della maggioranza non sia opportuna e contraddica le importanti questioni di principio che riguardano l’argomento.
Il gruppo PD ha affermato che la legge che introduce il consumo zero di suolo punti anche a ricercare un equilibrio con le esigenze dei cittadini come nel caso specifico. Tali esigenze vengono soddisfatte con servizi importanti per più di una località del forese.
Il gruppo M5S si è soffermato sull’esame di dati oggettivi, di numeri, che, elaborati, registrano un ampliamento non rilevante e di dati soggettivi che attengono alla realizzazione di servizi essenziali per quelle comunità e in grado di evitare altri insediamenti commerciali limitrofi.