Maestra elementare, assessora dal 1969 al 1979 alla Pubblica istruzione e ai Servizi sociali, Franca Eredi è colei alla quale si deve la nascita dei servizi all’infanzia del Comune di Ravenna, accompagnati da una nuova idea di scuola e partecipazione.
Per l’Amministrazione comunale non poteva esserci figura più rappresentativa alla quale intitolare il nuovo nido d’infanzia di via Canalazzo 75/A, con una iniziativa mirata non solo a renderle omaggio, ma a riflettere sull’attualità delle sue visioni e su quanto il suo contributo di pensiero e innovazione – che ha messo al centro i bambini e le bambine riconoscendoli come persone a tutti gli effetti – sia ancora oltremodo prezioso per l’Amministrazione comunale e per tutta la comunità educante.
La cerimonia di intitolazione, in programma venerdì 21 novembre alle 16, si svolgerà nel nido stesso, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Alessandro Barattoni.
Seguirà, alle 17 al centro sociale Le Rose di via Sant’Alberto 73, la conferenza pubblica dal titolo “Custodire le origini, immaginare il domani”.
Ai saluti istituzionali del sindaco Alessandro Barattoni e dell’assessora alla Scuola e all’Infanzia Francesca Impellizzeri seguirà l’intervento “La figura di Franca Eredi e la costruzione del nuovo sistema educativo nel territorio ravennate 1970-79”, a cura di Laura Orlandini, ricercatrice dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna e provincia.
Interverranno poi la dirigente del servizio Nidi e Scuole dell’Infanzia Laura Rossi e la pedagogista Franca Romana Baravelli sul tema “Radici comuni, orizzonti condivisi e sistema integrato dei servizi 0-6”.
Le conclusioni saranno a cura di Elsa Signorino, presidente dell’Università Giovanna Bosi Maramotti per la formazione permanente degli adulti.
Il nuovo nido d’infanzia di via Canalazzo ha aperto le sue porte ai bambini e alle bambine il 3 ottobre, con la condivisione di una merenda con tutte le rispettive famiglie. Il 6 ottobre sono partiti gli ambientamenti. La struttura può accogliere fino a 54 bambini e bambine, suddivisi in tre sezioni. È stata realizzata nell’ambito del programma Next generation Eu grazie a un progetto del valore di 2,4 milioni di euro, di cui 2.035.000 derivanti dal Pnrr e 365mila di finanziamento comunale.