Nella seduta di martedì 2 dicembre, (per chi volesse vederla https://ravenna.consiglicloud.it/) il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta di deliberazione “Assenso dell’Amministrazione comunale ai fini dell’approvazione del progetto esecutivo denominato opere di somma urgenza per il collegamento idraulico tra bacino Canala e bacino via Cerba in comune di Ravenna, redatto dal Consorzio di bonifica della Romagna nell’ambito dell’ordinanza n. 19 del 12/1/2024 del commissario straordinario per la ricostruzione del territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, in variante agli strumenti urbanistici vigenti (Rue) e avente valenza di Poc ai fini di apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere” presentata dall’assessore Massimo Cameliani. Si tratta di una delibera tecnica, già discussa in commissione, sull’assenso alla variante del Rue avente valenza di Poc relativa al progetto esecutivo, redatto dal Consorzio della bonifica della Romagna, ente attuatore individuato dal Commissario straordinario alla ricostruzione del territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche inserito fra gli interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza dei territori a seguito degli eventi alluvionali del maggio 2023.
L’intervento, finanziato dalla struttura commissariale per un importo di 2 milioni e 700mila euro, prevede la realizzazione di un nuovo canale in terra a cielo aperto, collegante lo scolo consorziale Canala e lo scolo consorziale via Cerba. Le opere verranno realizzate in un lotto di terreno agricolo di proprietà della Società cooperativa agricola C.A.B. Terr.Ra., che in occasione dell’alluvione è stato allagato dalle acque provenienti dallo scolo consorziale Canala. Il nuovo canale, regolato tramite paratoie, che in tempo ordinario fungerà da sistema di drenaggio dei territori agricoli limitrofi, quando necessario, in occasione di eventi di piena significativi, fungerà da scolo di collegamento consentendo la laminazione della piena stessa nel nuovo canale e alleggerendo di fatto il carico idraulico in arrivo all’impianto idrovoro “Canala”. Il canale in terra si estenderà per una lunghezza di circa 3,2 km e verrà rivestito in pietrame in corrispondenza del tratto iniziale e finale, oltre che nei raccordi con i quattro manufatti di attraversamento previsti.
Il progetto ha ottenuto il nulla osta dell’Ente Parco e valutazione di incidenza della Regione Emilia-Romagna; l’autorizzazione agli scavi con prescrizione di sorveglianza archeologica in corso d’opera dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; l’autorizzazione paesaggistica ordinaria, rilasciata dal Comune di Ravenna.
Al dibattito sono intervenuti: Alvaro Ancisi (Ancisi – Lista per Ravenna); Pietro Maria Moretti (Fratelli d’Italia); Guido Fabbri (Pd); Igor Gallonetto (Movimento 5 Stelle).
Il gruppo Ancisi – Lista per Ravenna ha posto la questione sulla complessità del sistema dei canali auspicando che si sia tenuto conto di una adeguata dimensione dell’idrovora.
Il gruppo Fratelli d’Italia ha annunciato il voto favorevole evidenziando, però, che l’intervento è tardivo e che nasce a seguito di eventi alluvionali dagli effetti drammatici.
Il gruppo Pd, annunciando il voto favorevole, ha posto l’accento sull’importanza dell’opera che darà al territorio una maggiore sicurezza idraulica.
Il gruppo Movimento 5 Stelle ha espresso apprezzamento sulla compattezza politica su opere di questo tipo che migliorano la sicurezza idraulica del territorio.